Lasciata New Orleans sotto la pioggia, ci dirigiamo verso la Florida: passiamo Mississipi ed Alabama (ci fermiamo a mangiare ad un McDonald a Daphne, vicino Mobile) ed entriamo in Florida.
Io ho un ricordo meraviglioso di Destin, sulla costa, sul Golfo del Messico, dove siamo passati nell’agosto del 2005 e dove ricordo una spiaggia bianchissima e deserta e un’acqua limpida, ma purtroppo il viaggio che ci attende e’ lungo e passare da Destin comporterebbe quasi 2 ore in piu’ di viaggio. Inoltre piove! Non voglio intaccare il meraviglioso ricordo. Sara’ per un’altra volta. Tanto come per Hawaii e San Diego questo non e’ un addio, ma solo un arrivederci.
Arriviamo in serata al nostro resort ad Orlando, o meglio, leggermente piu’ a sud, a Kissimmee.
Siamo rimasti talmente entusiasti dell’esperienza a Palm Springs, che non ho resistito alla tentazione di prenotare anche qui una villetta.
E’ vero, ci costera’ 153 dollari a notte (tasse comprese), ma ci siamo resi conto di quanto la sistemazione per noi sia importante, specialmente in un viaggio cosi’ lungo. Preferiamo poi mangiare al Mc o da Subway o comprarci un’insalata e una pasta da fare in camera, e sbatterci coi mezzi pubblici (quando ovviamente non abbiamo l’auto in affitto), e magari rinunciare a qualche acquisto (gia’ cosi’ siamo pieni di souvenir e fare i bagagli e’ sempre piu’ un problema), ma e’ inutile, avere un bel posto dove fermarsi a dormire, una camera grande, bella pulita e attrezzata e magari qualche benefit (piscina, lavanderia, palestra, ecc) fa proprio piacere, anche perche’ ormai sono 40 giorni che siamo lontani da casa.
Ci fermiamo quindi per 2 notti al Best Western Premiere Saratoga: abbiamo un appartamentino a 2 piani: a piano terra cucina e sala piu’ un bagno con doccia, al piano superiore 2 camere (una con un letto king size ed una con 2 letti queen size) ed un bagno con vasca.
Insomma decisamente niente male. Inoltre le villette a schiera si sviluppano tutto intorno ad un laghetto, con dei ponticelli di legno e dei piccoli gazebo: insomma, davvero carino. Decidiamo di fare un giretto e veniamo quasi subito sorpresi da un fortissimo acquazzone, che qui da noi sarebbe il classico acquazzone estivo: io e Alicia ci rifugiamo sotto un chiosco delle bibite, dove una piccola ranocchia ci fa compagnia mentre Gabry va a prendere l’auto per venirci a prendere. Poi ci chiudiamo in casa, a farci prima una bella doccia calda e poi un bel piatto di spaghetti al dente. Il riscaldamento e’ acceso e manda aria calda dalle boccole nel pavimento: ad Alicia piace molto e sembra una versione in miniatura di Marilyn Monroe nella famosa scena col vestito bianco! 🙂
Il giorno dopo e’ il momento di Disneyworld! Sebbene il nostro hotel abbia la navetta gratuita, decidiamo di andare in auto: i 15 dollari di parcheggio in questo caso valgono la liberta’ degli orari.
Di Orlando non posso dirvi nulla: non l’abbiamo vista per niente. Abbiamo visto solo la zona dei 4 parchi Disney. Ma sappiamo dai vari depliant e anche dai manifesti in giro, che ce ne sono molti altri.
I 4 parchi Disney sono Magic Kingdom (quello che abbiamo fatto noi e che riguarda soprattutto le favole Disney, cioe’ le varie principesse, Dumbo, ma anche una parte sul Far West, su Tom Sawyer e qualcosa piu’ futuristico), Epcot (spazio e cose simili), Disney Animal (credo i film tipo Bug’s Life e simili) e Disney Universal. Ogni parco costa circa 90-95 dollari (noi abbiamo comprato i biglietti in hotel scoprendo solo sul momento che ti prendono 5 dollari a testa di emissione), ma se si fanno dei biglietti per 2 o 3 giorni si risparmia un pochino.
Noi pero’ non abbiamo il tempo, dobbiamo risparmiare, ma anche volendo ad Alicia interessa solo quello: gli altri hanno attrazioni che e’ piu’ facile che le facciano paura. Oltre ai parchi Disney, ad Orlando ce ne sono molti altri.
Anche questa e’ una meta dove tornare almeno una volta quando Alicia sara’ piu’ grande, e magari fermarsi 2 o 3 giorni.
Ovviamente all’interno del parco tutto e’ abbastanza caro, e sebbene la giornata sia piuttosto ventosa (ma almeno non c’e’ il rischio pioggia) e sia un giorno infrasettimanale di febbraio, il parco e’ piuttosto pieno. Le attrazioni sono circa una ventina, e i tempi di attesa variano dai 5 minuti all’ora. Insieme al biglietto viene dato un foglietto con l’elenco di tutte le attrazioni, e all’interno del parco ci sono alcuni chioschi o comunque location Fast Pass: entrando subito in questi chioschi si parla con il personale e ci si puo’ prenotare per 3 attrazioni: per quelle scelte, all’orario concordato con l’operatore, si potra’ accedere attraverso una corsia preferenziale. Per tutte le altre invece bisognera’ fare la coda standard (chiamata stand by). I tempi di attesa sono riferiti alla coda standard. Quindi ovviamente le attrazioni si possono fare tutte, ma per 3 si puo’ accedere velocemente. Noi purtroppo 2 ce le bruciamo.
Infatti scegliamo come 3 attrazioni di incontrare Cenerentola, Rapunzel e Ariel. Per fortuna per Ariel c’e’ posto troppo tardi e sostituiamo con l’attrazione Under the Sea (sempre argomento La Sirenetta). Poi pero’ ci sembra che la coda per incontrare Rapunzel sia corta, prima del nostro orario fast pass, cosi’ entriamo: in realta’ un po’ di coda e’ all’interno, ma ormai ci siamo. Chissa’ cosa ci aspettavamo: io qualcosa del tipo uno spettacolino, una favola. Invece ti fanno entrare uno per volta (va beh, una famiglia per volta) in una sala, dove c’e’ una ragazza vestita e truccata da Rapunzel, o Biancaneve o quello che e’, che bacia e abbraccia Alicia e puoi fare 2 foto con lei (ovviamente c’e’ anche il fotografo ufficiale, che ti da’ un biglietto con cui potrai poi vedere la tua foto e decidere se comprarla). Avreste dovuto vedere la faccia perplessa di Alicia! E’ inutile, e’ proprio mia figlia: non ha entusiasmo per queste cose: a 5 anni e’ gia’ molto attaccata alla realta’ e disincantata rispetto a queste cose. Guardava la ragazza che interpretava Rapunzel con una faccia che sembrava dire “Ma questa? Ci e’ o ci fa?” A questo punto l’altro incontro prenotato lo abbiamo saltato, e ci e’ invece andata bene che Under the Sea era un viaggetto su delle conchiglie lungo un percorso che riassumeva la storia di La Sirenetta.
Il parco lo abbiamo girato tutto: solo Magic Kingdom e’ secondo me piu’ piccolo di come mi ricordo Eurodisney. Molte cose pero’ le abbiamo saltate, o perche’ c’era troppa coda o perche’ Alicia aveva paura. Abbiamo pero’ fatto il giro di Small World (che non conoscevo: sono pupazzetti vestiti con i vestiti tradizionali di tutto il mondo) e i Pirati dei Caraibi (Alicia ha avuto molta paura e Gabry e’ stato colpito dallo schizzo sollevato da una palla di cannone), inoltre abbiamo fatto il giro del fiume a bordo di quella che sembrava una vera Steam Boat. D’altra parte l’avevamo mancata a New Orleans e l’abbiamo presa qui. Forse non ci crederete, ma a Disney World abbiamo mangiato una delle cose piu’ buone di tutta la vacanza: la pannocchia di mais abbrustolita. Favolosa!
La sera poi abbiamo fatto una coda pazzesca per uno Starbucks, quindi abbiamo assistito alla parata di luci e ai fuochi d’artificio.
Ah, dimenticavo: dal parcheggio, per andare al parco, bisogna arrivare al TTC (Ticket and Trail Center) dove si prende una monorotaia gratuita che ti porta o direttamente a Magic Kingdom, o a Epcot o fa un giro tra i resort. Per arrivare al TTC si puo’ andare a piedi, ma sono disponibili dei trenini, anche questi completamente gratuiti. Il parcheggio e’ enorme, quindi quando si arriva bisogna memorizzarne almeno il personaggio e possibilmente il numero. Noi ad es. eravamo Peter Pan 44. Al ritorno, ripreso il monotrail (10 minuti di coda verso le 20,45) siamo arrivati dove partivano i trenini per il parcheggio: le file di attesa erano divise tra heroes e villains, cioe’ tra buoni e cattivi. Peter Pan e’ un buono, ma di la’ c’erano Ursula, Capitan Uncino e cosi’ via. Di certo l’organizzazione e’ pazzesca.
Ah, quando arrivi dove gia’ devi avere il biglietto (se non lo hai comprato prima lo compri al TTC), passi la tessera davanti a dei lettori e appoggi anche l’indice per l’impronta digitale! Tanto ormai sono schedata ovunque!
Ancora una cosa: noi non lo abbiamo fatto per i soliti 3 motivi: poco tempo, non poter spendere troppo e soprattutto Alicia non ama essere truccata, ecc, ma c’erano un sacco di bambine vestite e truccate da principessa: in pratica vicino al castello di Cenerentola (che e’ proprio al centro del parco, ne e’ il simbolo, e dove circa ogni ora c’e’ uno spettacolo visibile dall’esterno) c’e’ un negozio che vende i vestiti delle principesse: costano circa 70 dollari e credo che se li acquisti, te li facciano indossare e ti facciano anche l’acconciatura classica col “mugnetto” e tutti i brillantini. Pero’ i vestiti sono proprio dozzinali. Comunque noi giravamo col cappottino, quindi…
Eppure c’erano un sacco di persone con maglietta e pantaloncini: gli stessi che alla sera, alla parata, erano tutti avvolti in asciugamani da spiaggia, comprati sul posto, per difendersi dal freddo.
Beh, con questo penso di avervi raccontato quasi tutto.
E domani si parte per Miami dove ci attende la Crociera!
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