Hong Kong – Australia e Jet lag

Mi avevano detto che viaggiare verso est e’ pesante, ma che il jet lag potesse ridurci in simili condizioni non lo immaginavamo!

Dopo le 2 notti ad Hong Kong in cui alle 4 ero gia’ in piedi, ieri mattina siamo atterrati alle 6 in Australia, a Brisbane.
Ieri sera verso le otto siamo collassati e ci siamo ripresi stamattina verso le 7,30.
Ma dire questo non basta a far capire le condizioni: l’unica immagine che mi viene in mente sono quei film di fantascienza, dove ti fanno vedere il “segnale” che scompare, tutto diventa buoi, e poi dopo un po’ senti un bip bip e ritornano le immagini. Ecco, questa e’ stata la mia sensazione: ieri sera il circuito si e’ interrotto all’improvviso e quando mi sono svegliata stamattina non avevo alcun minimo ricordo della notte passata!
E comunque ancora adesso che siamo svegli siamo un po’ come ubriachi: camminiamo sbandando e ci vogliono alcuni secondi per rispondere ad una domanda: davvero, mai provata una sensazione simile

Ah, per chi legge, mentre scrivo e’ il 9 gennaio e qui sono le 10 del mattino.

Appena arrivati ieri mattina, abbiamo acquistato una sim Vodafone, del costo di 29 dollari australiani (1 dollaro australiano vale tra i 60 e i 70 centesimi di euro, in base al cambio del giorno), valida per fare 3 Giga di traffico dati in 30 giorni. Un gentilissimo amico che e’ stato in Australia prima di noi ci aveva dato la sua sim, ma il suo operatore in aeroporto non c’era, per poterla ricaricare, e noi avevamo bisogno subito della connessione per poter usare l’ipad come navigatore.

Poi abbiamo preso l’auto in affitto. L’avevamo prenotata su rentalcars.com, che e’ l’equivalente di booking.com per gli hotel.

Auto e hotel li abbiamo prenotati tutti cosi’ perche’ per ogni prenotazione abbiamo la possibilita’ si disdire senza penali fino anche a 1 o 2 giorni prima (c’e’ qualche eccezione, ma sono poche), e quindi in questo modo abbiamo potuto prenotare e stare tranquilli di pote disdire senza penali se fosse successo qualcosa. O anche solo se cambiassimo idea sui posti in cui andare.

L’esperienza di affitto non e’ stata impeccabile. Su rentalcars.com c’era scritto che potevo scaricare la loro app e in tal modo non avevo bisogno di stampare il voucher, ma bastava presentare quello elettronico su tablet o smartphone. Invece la tipa al desk ha detto che serviva quello cartaceo. Ovviamente aveva tutti i nostri dati registrati, una connessione ad internet ed una bellissima stampante laser, ma ci ha mandato al netkiosk in aeroporto a stamparci il voucher. Pero’ ci sembrava mancasse la carta: alla fine abbiamo capito che la gestione del netkiosk la faceva lo Spoon Coffee, ci siamo fatti dare la carta, abbiamo preso un orribile caffè per cambiare i soldi, e con 2 euro ci siamo potuti collegare e stampare le 2 pagine necessarie (10 centesimi al minuto per la connessione e 50 centesimi a pagina stampata, ma con un minimo di 2 dollari inseriti per iniziare).

Finalmente ci danno le chiavi della nostra auto, che ovviamente e’ parcheggiata sotto il sole.
Dopo che ci hanno chiesto 3 volte se siamo sicuri di non voler pagare circa 180 euro supplementari per azzerare la franchigia in caso di danni, controlliamo l’auto e troviamo una piccola scheggiatura sul parabrezza.
La facciamo notare alla tipa, che la fotografa. Per il resto la macchina e’ a posto. Non proprio pulitissima all’esterno, ma deve aver piovuto da poco. E’ penso la macchina piu’ tamarra che abbiamo mai guidato: blu elettrico, con alettone. Pero’ ha un bagagliaio immenso in cui stanno tutte le nostre valigie.

Bene, mi accorgo ora che comincia a venire tardi anche qui, e giustamente Alicia vuole andare a spiaggia.

Proseguiro’ piu’ tardi il nostro racconto.

Ciao, ciao,

Alessia

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